ANSA/ Le mostre del weekend, Capa, Peters e Claire Fontaine

A Roma i maestri Lippi, a Forlì l'alluvione secondo Camporesi
11:39 - 15/05/2024 


(di Marzia Apice) (ANSA) - ROMA, 15 MAG - Da Filippo e Filippino Lippi a Vincent Peters e Robert Capa, accanto al collettivo femminista Claire Fontaine e alla fotografa Silvia Camporesi: sono alcune delle mostre di questa settimana. ROMA - Ai Musei Capitolini dal 15 maggio al 25 agosto la mostra "Filippo e Filippino Lippi. Ingegno e bizzarrie nell'arte del Rinascimento": attraverso documenti dell'epoca e una scelta di dipinti e disegni dei due maestri, l'esposizione ricostruisce il caso straordinario di un padre e un figlio, entrambi pittori e disegnatori di eccezionale talento, la cui carriera si lega alla vita e al clima culturale del Rinascimento fiorentino. Le Terme di Caracalla ospitano dal 15 maggio al 3 novembre la mostra "Narciso. La fotografia allo specchio": a cura di Nunzio Giustozzi, il percorso si articola in 78 scatti d'autore suddivisi in tre sezioni, allestiti in due ambienti coperti e nella natatio del monumento, tra ritratti di celebrità, interni enigmatici e tranches de vie còlte nel tempo a diverse latitudini. Vincent Peters protagonista a Palazzo Bonaparte dal 16 maggio al 25 agosto con "Timeless Time", viaggio tra gli scatti iconici di uno dei più importanti fotografi di fama internazionale. Curata da Maria Vittoria Baravelli, la mostra propone una selezione di lavori in bianco e nero in cui la luce è protagonista nel raccontare le storie dei soggetti ritratti (da Monica Bellucci a Vincent Cassel, da Laetitia Casta a Penelope Cruz e John Malkovich). In prima assoluta all'Instituto Cervantes di Roma "Più di 100 proiettili" dell'artista sudamericano Eduardo Risso. Nel percorso, allestito dal 17 maggio, sono esposte circa 80 tavole originali, con uno specifico focus su100 Bullets, la lunga e corale serie noir di 100 numeri, grazie alla quale negli anni '90 crebbe esponenzialmente la fama dell'artista. TREVISO - Si intitola "Arte del vedere. Manifesti e occhiali dalle Collezioni Salce e Stramare" la mostra al Museo nazionale Collezione Salce dal 18 maggio al 6 ottobre, a cura di Elisabetta Pasqualin e Michele Vello, con la collaborazione di Mariachiara Mazzariol. Il percorso esplora il mondo dell'occhiale attraverso la rappresentazione, con le policrome visioni di carta dei manifesti di Ferdinando Salce, e la forma, con le mille declinazioni del tondo degli occhiali di Lucio Stramare. MILANO - "Robert Capa. L'Opera 1932-1954", retrospettiva curata da Gabriel Bauret, è in programma al Museo Diocesano di Milano dal 14 maggio al 13 ottobre. L'esposizione, composta da 300 opere, selezionate dagli archivi dell'Agenzia Magnum Photos, ripercorre le tappe principali della carriera del fotografo di guerra, dagli esordi nel 1932 fino alla morte avvenuta nel 1954 in Indocina per lo scoppio di una mina. CASTELBUONO (PA) - Dal 19 maggio al Museo Civico di Castelbuono la mostra "Stranieri Ovunque" del collettivo femminista Claire Fontaine: il progetto, che dà il titolo alla 60. Biennale Internazionale di Arti Visive di Venezia, si compone da una serie di tre sculture in neon in italiano, arabo e persiano per riflettere su una condizione di ambivalenza secondo cui possiamo sentirci stranieri in qualunque luogo, a causa di esperienze di esclusione sociale o discriminazione. FORLI' - Alla Fondazione Dino Zoli il ricordo della terribile alluvione che colpì la città nel 20216 con una mostra di fotografie inedite di Silvia Camporesi, dal titolo "Fragile Sublime" e allestita dal 17 maggio al 20 luglio: nel percorso 12 fotografie quasi tutte inedite scattate tutte nello stesso giorno nel Parco urbano "Franco Agosto", divenuto dopo l'alluvione un luogo straniante e onirico. MONZA - Nella sala convegni della Villa Reale "This is the end", collettiva degli artisti Elisa Cella, Nicola Evangelisti, Nadia Galbiati, Roberto Ghezzi, Elena Ketra, Camilla Marinoni, Andrea Meregalli, Gabriele Micalizzi, Silvia Serenari, Matteo Suffritti, a cura di Associazione Culturale AND. La mostra riflette sull'orrore, sulla follia e sulla psicologia umana, sul senso di spaesamento prodotto dalle due guerre in corso e dai grandi temi come clima, femminicidi, migrazioni e povertà. VENEZIA - Fino al 29 settembre l'Istituto della Pietà ospita "Lingua Ignota", progetto artistico di Victoria Zidaru con la curatela di Adina Drinceanu. A comporre il progetto una installazione site specific nel cortile dell'Istituto della Pietà, con grandi arazzi vegetali realizzati con corde di erbe aromatiche intrecciate, provenienti sia dalla Romania che dalla laguna veneta. (ANSA).


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